Conferenza: Il vescovo lussurgese Giovanni Sanna Porcus, questo illustre e benemerito sconosciuto.
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- Categoria: Sanna - Porcu Giovanni (Vescovo)
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Di seguito è riportata la bibliografia essenziale per approfondire la conoscenza del vescovo lussurgese.
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(1) Sulla costituzione dell'«opera del riscatto de' schiavi» in seno alla Compagnia del Gonfalone di Roma si veda la bolla di Gregorio XIII Christianae nobiscum del 28 maggio 1581, riprodotta in appendice agli Statuti della venerabile Archiconfraternita del Gonfalone, Roma 1825, pp. 146-153. Sull'organizzazione delle prime missioni di riscatto del Gonfalone in Barberia, alle quali ci riferiamo, una documentazione copiosa è conservata nello ARCHIVIO SEGRETO VATICANO, Fondo del Gonfalone (abbreviato in ASV, Gonf.), Istromenti Libro 5°, Libri Diversi T, U, V, Y, Mazzi G, H.
(2) Sulla figura di Giovanni Sanna, nato a Santu Lussurgiu nella diocesi di Bosa, decano del capitolo cattedrale d'Ales e dal 1586 vescovo d'Ampurias, si trovano brevi o brevissimi cenni in C. EUBEL, Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, III, Muenster 1923 (rist. Padova 1960), p. 107; P. B. GAMS, Series episcoporum ecclesiae catholicae, Regensburg 1873 (rist. Graz 1957), p. 833; P. MARTINI, Storia ecclesiastica di Sardegna, III, Cagliari 1841, p. 351; S. PINTUS, Vescovi di Pausania, Civita, Ampurias, in «Archivio storico sardo», IV (1908), p. 110. In quest'ultimo repertorio si riferisce, senza commento, che il Sanna «diede opera alla redenzione degli schiavi sardi».
(3) Documenti originali ed autografi di Giovanni Sanna, relativi alle sue missioni ad Algeri, sono numerosi tra le carte della Compagnia del Gonfalone (ASV, Gonf., Istromenti Libro 5°, fasc. 23, ff. 1-4v; Libri Diversi U, ff. 48v, 99, 99v, 101v, 103v-104v; Libri Diversi V, passim; Libri Diversi Y, ff. 2-4v, 5v, 6, 8-9v, 25, 25v, 46v, 47, 58, 58v, 59v-60v; Mazzo G, ff. 14-30, 38, 92-100, 104-105, 110, 114-119v, 123-126, 139-149v, 152-161v, 163-168, 171-172v, 175-183, 189-201, 243-245, 252, 265-268v, 281, 394, 407, 446457, 461-512v; Mazzo H, ff. 65, 65v, 97, 99, 99v, 132, 132v, 148, 148v, 151, 152v, 584-594v).
(4) Sulla corsa barbaresca si veda l'esauriente trattazione di S. BONO, I corsari barbareschi, Torino 1964; sulla connessa schiavitù cristiana, la recente sintesi di C. MANCA, Problemi aperti sul commercio e sul riscatto degli schiavi cristiani nel Mediterraneo dopo Lepanto, estratto da «Africa», Roma 1974, nonché la bibliografia ivi citata.
5 Cfr. P. AMAT DI SAN FILIPPO, Della schiavitù e del servaggio in Sardegna. Indagini e studi, Torino 1894, pp. 16 s.; ID., Indagini e studi sulla storia economica della Sardegna, Torino 1902, pp. 131 s.; S. BONO, I corsari barbareschi, cit., pp. 167 ss.; F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, Torino 1953, p. 161; P. MARTINI, Storia delle invasioni degli Arabi e delle piraterie dei Barbareschi in Sardegna, Cagliari 1861, passim; E. SARRABLO AGUARELES, Cerdeña y el peligro turco en et Mediterráneo durante el siglo XVI, in «Actas del VI Congresso de Historia de la Corona de Aragón», Madrid 1959, pp. 934 ss.; G. SORGIA, Il Parlamento del Viceré Fernandez de Heredia (1553-1554), Milano 1963, pp. 28 ss.; ID., La politica nord-africana di Carlo V, Padova 1963, pp. 21 s.
(6) Cfr. per tutti L. PINELLI, Un corsaro sardo re di Algeri, Sassari 1972.
(7) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 100, 101v, 103v, 105v; Libri diversi V, ff. 4v, 13, 13v; Mazzo G, ff. 221, 290, 504; Mazzo H, f. 54.
(8) Nelle istruzioni impartite dalla Compagnia del Gonfalone ai redentori della prima missione, datate 30 novembre 1584, è scritto testualmente: «... tutta quella reverentia et obedientia che dovevi alli frati la portarete al detto sr. Decano il quale per la dignità sacerdotale et età conviene che da noi in detto loco de superiorità sia posto» (ASV, Gonf., Mazzo H, f. 591v).
(9) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 5v, 8-9v, 25; Mazzo G, ff. 24, 25, 29; Mazzo H, ff. 65v, 99, 584, 592v, 594.
(10) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 18, 93, 94v, 97v, 98v, 100, 116, 117, 446.
(11) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, f. 60.
(12) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 99, 99v, 101 v, 103v, 104v; Mazzo G, ff. 139, 141v, 142, 144, 147v, 149v, 153v, 156v, 158v, 161, 165, 167, 179, 181, 183, 189, 195, 199v, 243, 252, 265, 268, 449, 452, 501; Mazzo H, ff. 148v, 151.
(13) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 161, 161v, 171. Nel repertorio dei vescovi sardi curato dall'EUBEL, loc. cit., si legge che Giovanni Sanna, praesbiter diocesis Arboren., venne formalmente eletto vescovo d'Ampurias il 26 novembre 1586, succedendo a Miquel Rubió, praesentatus a caesare. Quest'ultima circostanza significa che il Sanna, in quell'autunno del 1586, era giunto a Roma già designato all'ufficio dal suo re, Filippo II, e quindi giustifica che ancora prima dell'investitura pontificia egli fosse comunemente qualificato vescovo d'Ampurias. Sulla prassi dell'elezione cfr. G. LUNADORO, Relatione della Corte di Roma, e de' riti da osservarsi in essa, e de' suoi Magistrati, e officij, con la loro distinta giurisdittione, Venezia 1664, pp. 178 ss.
(14) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 58, 60v; Mazzo G, ff. 21, 22, 146, 394, 456, 461-512.
(15) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 46v, 47.
(16) ASV, Gonf., Libri Diversi V, ff. 1-15; Libri Diversi Y, ff. 58, 60v; Mazzo G, ff. 21, 22, 23, 100, 394, 407, 446, 456, 461-512.
(17) ASV, Gonf., Mazzo B, ff. 96, 106v, 139, 163.
(18) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 5v, 6; Mazzo H, ff. 584-594v.
(19) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 92-93, 96-97v, 104-105, 131. Documenti già utilizzati da S. BONO, La missione dei cappuccini ad Algeri per il riscatto degli schiavi cristiani nel 1585, estratto da «Collectanea Franciscana», Roma 1955, pp. 24. ss.
(20) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 104-105. Cfr. S. BONO, La missione dei cappuccini, cit., pp. 30 s.
(21) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 2, 5v, 10, 11, 15, 17v, 18v, 21v, 30, 38, 39v-45v, 46v-50v, 55; Libri Diversi Y, ff. 7-25v, 26v; Mazzo G, ff. 30, 114, 289-346, 350, 351v, 446-451v, 454-457v; Mazzo H, ff. 63-102.
(22) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 15, 48v, 49. Si tenga presente che gli scudi d'oro in oro, in cui vengono espressi i prezzi di riscatto, sono quelli coniati a Roma, sul modello degli scudi francesi e spagnoli, al titolo di 22 carati ed al taglio di 102 pezzi per libbra di 339 grammi, contenenti perciò circa 3 grammi d'oro fino (cfr. G. GARAMPI, Saggi di osservazione sul valore delle antiche monete pontificie, Roma 1776, pp. 60 ss.).
(23) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 114.
(24) C. MANCA, op. cit., p. 17.
(25) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 96v, 104, 104v. Cfr. S. BONO, La missione dei cappuccini, cit., pp. 27, 30.
(26) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 92, 97v; Mazzo H, ff. 584v, 589.
(27) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 92v, 106, 114, 117.
(28) ASV, Gonf. Mazzo G. f. 106v.
(29) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 112, 114.
(30) ASV, Gonf., Libri Diversi V, f. 3; Mazzo G, ff. 30, 114-115v, 119, 119v, 123-124. I Cappuccini rimasti ad Algeri, tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate di quel 1585, portarono assiduamente soccorso a molte centinaia di schiavi, venendone alla fine irrimediabilmente contagiati. Il padre Pietro da Piacenza morì il 6 di giugno; il padre Filippo da Rocca Contrada, il 6 d'agosto, esattamente due mesi più tardi (ibidem, Mazzo G, ff. 119, 125, 127; Mazzo H, f. 99).
(31) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 106.
(32) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 116.
(33) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 117.
(34) ASV, Gonf., Istromenti Libro 5', fase. 23, ff. 14v; Mazzo G, ff. 161, 268, 281.
(35) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 139.
(36) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 139v.
(37) ASV, Gonf., Mazzo G., f. 142.
(38) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 5v, 6, 7, 9v, 13, 18v, 19v, 25v, 29, 39v, 52, 53v, 56, 59v, 62, 66, 78v, 86v, 87, 90, 90v, 92v, 99-107, 108-110, 111v-115, 116-120, 121-122, 149-153V, 154-166v; Libri Diversi V, ff. 2v, 3v-8, 10, 13, 13v; Libri Diversi Y, ff. 26, 28, 39, 39v, 47v, 49v, 51-55, 58-60v; Mazzo G, ff. 123, 142-149v, 154, 160v, 163v, 167v, 173, 177, 191v, 192, 199, 212, 215, 240v, 243v, 244, 252, 252v, 271, 281, 283, 367, 367v, 376, 376v, 385, 394-405v, 461-512v; Mazzo H, ff. 54-55v, 102.
(39) ASV, Gonf., Mazzo H, ff. 148, 148v.
(40) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 99, 99v, 101 v, 103v-104v, 116v, 117, 121 v, 149, 150, 151v, 161, 163v, 164v.
(41) ASV, Gonf., Libri Diversi V, ff. 4v, 7-8, 10, 13.
(42) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 199v, 265, 268.
(43) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 152, 154-156v, 163-164v.
(44) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 171, 179, 181v; Mazzo H, f. 27.
(45) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 167-170v, 175-183, 187-188v, 191-192v, 199-201, 212-214v, 219-228v, 233-276v. I padri Dionigi da Piacenza ed Arcangelo da Rimini, ultimi redentori del Gonfalone, lasciarono Algeri due anni e mezzo più tardi, dopo avere superato aspri contrasti tanto col governo locale quanto coi guardiani della Compagnia romana, approdando finalmente a Portofino il 26 ottobre 1589 ( ibidem, ff. 281, 281v.).
(46) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 161, 161-v.
(47) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 142-143v, 146-149v, 191-192v, 199-201.
(48) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 149.
(49) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 199.
(50) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 189, 189v.
(51) Supra, nota 42. L'intenzionalità di questa omissione fu peraltro esclusa dai redentori, rimasti ad Algeri; i quali, pur lamentandosene perché costretti a pagare in vece del Sanna, ne invocavano ancora la buona fede nel luglio del 1589, scrivendo testualmente al Gonfalone: «Al sicuro neccessario pagare cento cinquanta scuti delli debiti di Monsig.re di Ampurias come compagno nostro allegando tutti questi che gli hanno dato per noi cioè credendo dargli all'elemosina e questo basta in queste parti per lor iustificatione anco solo dicendo che era nostro compagno alli oblighi dil quale basta per essere tenuti oltre che quando anco non si fosse forcciato crediamo saria meglio pagarli per essere poi da esso rimborsati che lasciare tanti gridi per Algeri de christiani et turchi dil nome della Compagnia del Confalone sopra a che se sfogaria ogni cosa sì che per non perdere quello che con tanti sudori e travagli e spese si è sostentato saria men male il sodisfare a questa soma ... è ben vero che anco siamo certi che in questo non vi colpa Monsignore per malitia se non forse per qualche mancamento di memoria e che gli ordini dati da lui non sono stati intesi o esequiti secondo l'intenzione sua... (ASV, Gonf., Mazzo G, f. 268).
(52) Supra, nota 2. Stando alla sommaria biografia data dal PINTUS, loc. cit., Gio. Sanna si sarebbe segnalato, durante i vent'anni del suo vescovato, per la virtù personale, la magnificenza e la generosità nelle opere pubbliche. In particolare, all'iniziativa del vescovo si attribuisce l'erezione della cattedrale di Castelsardo nonché la fondazione di due case gesuitiche, a Cagliari e Sassari, alla quale fondazione egli contribuì con 8.000 ducati e 25.000 scudi sardi.
F.A. DE VICO, Historia generai de la Isla y Reyno de Sardem, Barcellona 1639
Honori et memoriaJoannis Sanna Antistitis Ampuriensis domo S. Luxorio Leonardi Porcu et Gratiae Sanna fìlii a qua cognomen duxit - Iunior iuris pontificii civilisque consultor - Sacris addictus doctrina et virtute prestans - in canonicorum Alensium collegium ultro cooptatus - dignitate decanus - urgente Christi caritate Algerium aliasque africas oras identidem appellebat - miseros captivos tum sardos, tum hispanos - ab immani captivitate redempturus - Episcopus, hac in aede consecratus - totus fuit in levandis suorum ovium necessitatibus - eximia liberalitate clarus - pontem super flumen Coghinas struendum templum maximum Castri Aragonensis erigendum curavit - hanc S. Petri aedem pretiosa supellectili auxit - Societatis Iesu studiosissimus ut confoveret in Dei gloria provehenda inventa pietate et bonis artibus imbuenda - XXXM num. Scut.1 domui patrum professorum Sassaritanae - VIIIM asceterio tironum jusperitorum calaritano aedificandis attribuit - utriusque operis fundatoris nomine honestatus - pius obiit anno MDCVII Ne tanti viri obliteretur memoria - Can. Liberatus Angelus Porcu b.m. suo civi et sanguine propinquo t.p. an. MCMXXXV
TRADUZIONE ITALIANA DI ALFREDO ANNIBALI - ARCHEOCLUB COMUNANZA (AP).
Giovanni Sanna Prelato ampuriense, (sua casa) nato a Santu Lussurgiu figlio di Leonardo Porcu e Grazia Sanna di cui porta il cognome. Giovane consulente di diritto Pontificio e Civile - Sacre ordinazioni, Distinto per dottrine e virtù in seguito aggregato al collegio dei canonici di Ales Decano per dignità, sulla spinta della carità di Cristo si recava in Algeria di quando in quando ed in altri lidi africani. Per redimere (liberare) i miseri prigionieri sia sardi che spagnoli dalla brutale prigionia. In questa sede, consacrato Vescovo, si dedicò totalmente ad alleviare (rimediare) le necessità delle sue pecore (fedeli). Famoso per l’egregia generosità, si prese cura di un ponte da costruire sopra il fiume Coghinas e di erigere il grande tempio del Castello Aragonese (Castelsardo) – arricchì questa casa di S. Pietro di suppellettili di grande pregio. – Studioso della Compagnia del Gesù, contribuì a portare avanti la gloria di Dio da infondere con una riscoperta pietà e con opere buone. - Assegnò trentamila scudi1 ai Padri professori della Sede sassarese e Ottomila alla Sede cagliaritana dei novizi giureconsulti, per l’edificazione delle rispettive abitazioni. Onorato dal nome di fondatore dell’una e dell’atra Opera, piamente morì nell’anno 1607. Affinchè non venga dimenticata la memoria di un così grande uomo, il Canonico Liberato Angelo Porcu b.m. (bono modo) pose (la lapide) al suo cittadino e consanguineo. Anno 1935.
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1 In effetti gli scudi erogati da Mons. Giovanni Sanna - Porcu furono 24000, cfr, Raimondo Turtas , La Casa dell'Università,Op. cit., p. 70 , nota 137, il quale, citando il FG., 205/1590, busta 3, doc. 173 dell'Archivium Historicum Societatis Iesu, precisa che la somma effettivamente donata da Mons. Sanna fu di 24000 scudi e non 25000, come indicata l'epigrafista.