20. - Lettera del vice-console di Francia ad Algeri Jacques Bionneau all’ Arciconfraternita in cui annuncia la morte di fra Filippo e, lodando l’opera svolta dai padri cappuccini, si augura che essa possa essere ripresa da altri missionari. - Algeri 10 ag
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Lettera del vice-console di Francia ad Algeri Jacques Bionneau all’ Arciconfraternita in cui annuncia la morte di fra Filippo e, lodando l’opera svolta dai padri cappuccini, si augura che essa possa essere ripresa da altri missionari. - Algeri 10 agosto 1585.
(Mazzo G, fasc.4, ff.125-126)
Ill.mi sig.ri et Padroni miei oss.mi
Addì 11 di luglio recevi una cortesissima littera de Vre Ill.me Sig.rie delli
3 di giugnio, nel qual tempo essendo già morta la fe. me. del R.do Pre fra Pietro, rispose à essa è (!) del tutto li diedi particular raguaglio, si come ò cercato con ogni mia diligentia servire et accarezare il Pre suo compagno rimasto, ma è stato il S.r Iddio servito di tirarlo anello asse il di sei di agosto che si concludevano giusto dui mesi de la morte di fra Pietro, havendo otto giorni prima la imagine di san Roccho che per il passato ha fatto li miracoli che per la sua informatione mandatoli di qua haverano visto sudato sangue puro et una de la madonna che
li era da presso latte il quale, con gran R.a fu asciugato da la bona memoria del
R.do Pre fra Pliilippo, con cottone, lui stie male cinque giorni di febre e non p.a che nel ultimo volse manifestare al medico qualm.te se li erano gonfiate le parte genitale che li causano dolori interni; usoseli ogni diligentia possibile e con gran charita universale, però N. S. fu servito di privarne del secondo come del p.o anchorche avevano cominciato qui tante buone opere et herano abbracciate con tanto amore e bon animo da la maggior parte di questi puoveri christiani schiavi, che se ve ne fussero stati un convento mediocre in questa terra di tali padri, liarebbeno hauto assai che fare per confessarli et administrarli li sacramenti à 30.000 anime in circa che vi saranno e che con mirabil fervore lo recercano, per
il che essendo quasi soli li poveri padri e desiderando sodisfare e complire con tutti visitando spesso e consolando li meschini infermi, in la mortalità passata hanno provocato il auxilio divino a darli in breve il premio de le loro degne opere e desiderii, anchorche habbia lasciato noi molto desconsolati per la devotione e grande amore che da tutti li era portato noi però rimettendo il tutto al abisso de secreti ringratiamo sua Divina maestà, et in Nome de tutti li christiani del contorno supp.co Vre S.e lll.me da parte di idio restino servite di non sbigottirsi per questo, anzi procacciar con maggior instantia a noi simili medici spirituali et in maggior numero che sia possibile assicurandosi che se li suoi dinari ricattaranno 100 christiani l’anno, li suoi cappncini seran certo causa si salveno la maggior de le anime che moriranno si come si spera che sia stato fra 600 che ne son morti in cinque mesi de li quali sono informato che vi erano di quelli che havea 30, 40 e 50 anni che non si erano prevaluti de li sacramenti de la penitentia et eucharestia tanto erano refredati in la religione per non havere chi li ammonisca et essorti, li quali essendo rimasti senza alcun sacerdotte (!) rispetto che il Baxa passato che ne teneva quattro se ne va, temo che quelle p.e scintille che son state accese da quelli boni R.R. Padri se non saranno dalle S.e V.e lll.me mantenute et aumentati con nuovi frati al tutto si estingueranno e acchiacchiaranno (!) il che io mi rendo securo non mancharanno conoscendo di quanta maggior importantia sia di procacciarli la salvation de l’anime che la libertà del corpo, che io de mia parte ne son rimasto tanto calificato che ho tenuto in grandiss.o favore il tenerli a casa mia e cossi la tenga aparecchiata e di nuovo accomodata per serv.o di quelli che verranno alli quali non supp.co alle Sig.rie V.re lll.me mi facciano altra gra. che ordinarli se ne vengano a essa diretti poiché in niunaltra starano più comodi più respectati da tutti ne receuti con maggior amore et eficatia, senza haver rispecto ad incomodo mio perche veram.te non vi sara tenendo come io tengo un altra casa voita appresso a questa a mia requisitione, le robbe che si sono ritrovate in casa dopo la morte del Padre si nie fatto inventario in pntia del R. fra Lione trapanese cappuccino e schiavo di Assan Baxa et altri testimonii; io li saivaro e ne son depositario e mando in questa inclusa la coppia di esso firmata delli proprii testimonii: e ben vero che dui salvi condotti del Re passato l’uno, e l’altro di questo che venuto adesso di nuovo che si chiama marni Baxa, sono in mano di Guiglelmo Borgal quello che servi alla limosina de’ dinari, che lui senza mia saputa p.a che il Pre moresse non so perchè se li piglio, pure io crederei che ninno
li potesse ne dovesse tenere altro che io essendo nel luoco e grado che sono, si
il s.r Decano e ms. Ludovico non seranno per venire di corto, et a V.e S.e lll.me
li parera potranno ordinare e scrivere al detto Borgal che me li consigni perche lui intendo che sta in procinto di andarsene a Marsiglia et e andato tanto stretto e sospettoso con questi Padri alli quali era rimasto di provedere e pagare a suoi tempi li crediti che tenevano qui de christiani che pigliorno sopra de la parola, che per non li pagare non è mancato da lui che la limosina non abbia perso qualche credito di quel si grande che si grande che ebbero nel principio di che li poveri Padri se ne attristavano grandemente vedendosi richiesti e con ragione per esser passato il termine da loro prefisso. Ringratio infinitissimamente et humilm.te bascio le mani a V.re Sig.rie lll.me per la intentione che in la sua mi danno di voler havere per ricomandati quelli duoi liuomini da me supplicatoli, delli quali quantunque il Dottore che era uno di essi sia già morto, io conosco tanto sufficiente et abile ms. Bartholomeo Stimma al serv.o e profitto dela R.da Archiconfraternita che non desiderando io altro che quello non posso man- chare di tornare di nuovo a farneli quella maggior instantia che per me mi sara possibile assicurandoli che oltre che se ne ritrovaranno otti mani .te serviti, tutta quella gra. e favore che sera fatta a lui la receverò io per propria e come a tale mi offero a servirla in tutto quello si dignaranno di comandarmi. La venuta del Nuovo Baxa non potrà senon giovar molto a la Redentione per esser persona di miglior natura e condition cliel passato. La mortalità quantunque sia stata di qualche consideratione per il passato, in intrando il sole in lione si estinse affatto, sì
come è suo solito in questa terra che il calore la resolve, ora per gra. del S.re vi è sanita per tutto e di già Marsella a mandalo qui due saettie. Mi dicono che la notte che morse il R. pre fra Philippo disse a dui christiani che stavano p.nti che certi dinari che stavano in una stantia si dovessero donare al padrone che era un povero christiano schiavo che glili haveva donati a salvare pero non specifico altro che era in estremis, si cerco dopoi et in una coffa di cera minuta si trovorno da otto scudi e si depositorno per il padrone che dicono che e fora e non se ne sa il nome, dopoi venne un altro christiano a dimandar 16 scudi che li haveva dati a salvare secondo lui dice li quali non si sono ancor ritrovati; io non mancharo di far fare tutta la diligentia possibile e trovandosi satisfarlo anchor che io stia in dubio de la verità non havendo il morto detto più che de una partita, e non sendo per altro. Alle signorie Vre molto lllme humilm.te bascio le mani e di cuore me
li offero e racomando
da Algieri 10 di agosto 1585
di V.re Sig.rie Ill.me affittionatiss.o serv.re
G. Bionneau consul