Bibliografia Mons. Giovanni Sanna-Porcu
Di seguito è riportata la bibliografia essenziale per approfondire la conoscenza del vescovo lussurgese.
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- AMAT DI SAN FILIPPO P., Della schiavitù e del servaggio in Sardegna. Indagini e studi, Torino 1894, pp. 16 s.;
- AMAT DI SAN FILIPPO P., Indagini e studi sulla storia economica della Sardegna, Torino 1902, pp. 131 s.;
- BONO S., I corsari barbareschi, Torino 1964;
- BONO S., La missione dei cappuccini ad Algeri per il riscatto degli schiavi cristiani nel 1585, estratto da «Collectanea Franciscana», Roma 1955, pp. 24. ss
- BRAUDEL F., Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, Torino 1953, p. 161;
- E. BUSSI, Per la storia dei rapporti colle reggenze barbaresche, Padova 1952
- CHERCHI-PABA Felice, Santulussurgiu e S.Leonardo di Settefuentes, "Quaderni Storici e Turistici di Arborea" N. 2, Cagliari, Tip. P. Valdès, 1958, pp. 17, 18.
- COSTA Enrico, Archivio pittorico della Città di Sassari, a cura di E. Espa, Editrice Chiarella.
- EUBEL C., Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, III, Muenster 1923 (rist. Padova 1960), p. 107; P. B. GAMS, Series episcoporum ecclesiae catholicae, Regensburg 1873 (rist. Graz 1957), p. 833
- GARAMPI G., Saggi di osservazione sul valore delle antiche monete pontificie, Roma 1776, pp. 60 ss.
- LUNADORO G., Relatione della Corte di Roma, e de' riti da osservarsi in essa, e de' suoi Magistrati, e officij, con la loro distinta giurisdittione, Venezia 1664, pp. 178 ss
- LUXORO E, Tabarca e i Tabarchini. Cronaca e storia della colonizzazione di Carlo- forte, Cagliari 1977
- MANCA Ciro, Un decano d'Ales redentore di schiavi cristiani in Barberia suil finire del Cinquecento. In: Diocesi di Ales - Usellus - Terralba. Aspetti e valori, Editrice Sarda Fossataro, Cagliari, pp. 287 - 301. Molto interessante la poderosa bibliografia ivi contenuta e che di seguito si riporta:
(1) Sulla costituzione dell'«opera del riscatto de' schiavi» in seno alla Compagnia del Gonfalone di Roma si veda la bolla di Gregorio XIII Christianae nobiscum del 28 maggio 1581, riprodotta in appendice agli Statuti della venerabile Archiconfraternita del Gonfalone, Roma 1825, pp. 146-153. Sull'organizzazione delle prime missioni di riscatto del Gonfalone in Barberia, alle quali ci riferiamo, una documentazione copiosa è conservata nello ARCHIVIO SEGRETO VATICANO, Fondo del Gonfalone (abbreviato in ASV, Gonf.), Istromenti Libro 5°, Libri Diversi T, U, V, Y, Mazzi G, H.
(2) Sulla figura di Giovanni Sanna, nato a Santu Lussurgiu nella diocesi di Bosa, decano del capitolo cattedrale d'Ales e dal 1586 vescovo d'Ampurias, si trovano brevi o brevissimi cenni in C. EUBEL, Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, III, Muenster 1923 (rist. Padova 1960), p. 107; P. B. GAMS, Series episcoporum ecclesiae catholicae, Regensburg 1873 (rist. Graz 1957), p. 833; P. MARTINI, Storia ecclesiastica di Sardegna, III, Cagliari 1841, p. 351; S. PINTUS, Vescovi di Pausania, Civita, Ampurias, in «Archivio storico sardo», IV (1908), p. 110. In quest'ultimo repertorio si riferisce, senza commento, che il Sanna «diede opera alla redenzione degli schiavi sardi».
(3) Documenti originali ed autografi di Giovanni Sanna, relativi alle sue missioni ad Algeri, sono numerosi tra le carte della Compagnia del Gonfalone (ASV, Gonf., Istromenti Libro 5°, fasc. 23, ff. 1-4v; Libri Diversi U, ff. 48v, 99, 99v, 101v, 103v-104v; Libri Diversi V, passim; Libri Diversi Y, ff. 2-4v, 5v, 6, 8-9v, 25, 25v, 46v, 47, 58, 58v, 59v-60v; Mazzo G, ff. 14-30, 38, 92-100, 104-105, 110, 114-119v, 123-126, 139-149v, 152-161v, 163-168, 171-172v, 175-183, 189-201, 243-245, 252, 265-268v, 281, 394, 407, 446457, 461-512v; Mazzo H, ff. 65, 65v, 97, 99, 99v, 132, 132v, 148, 148v, 151, 152v, 584-594v).
(4) Sulla corsa barbaresca si veda l'esauriente trattazione di S. BONO, I corsari barbareschi, Torino 1964; sulla connessa schiavitù cristiana, la recente sintesi di C. MANCA, Problemi aperti sul commercio e sul riscatto degli schiavi cristiani nel Mediterraneo dopo Lepanto, estratto da «Africa», Roma 1974, nonché la bibliografia ivi citata.
5 Cfr. P. AMAT DI SAN FILIPPO, Della schiavitù e del servaggio in Sardegna. Indagini e studi, Torino 1894, pp. 16 s.; ID., Indagini e studi sulla storia economica della Sardegna, Torino 1902, pp. 131 s.; S. BONO, I corsari barbareschi, cit., pp. 167 ss.; F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, Torino 1953, p. 161; P. MARTINI, Storia delle invasioni degli Arabi e delle piraterie dei Barbareschi in Sardegna, Cagliari 1861, passim; E. SARRABLO AGUARELES, Cerdeña y el peligro turco en et Mediterráneo durante el siglo XVI, in «Actas del VI Congresso de Historia de la Corona de Aragón», Madrid 1959, pp. 934 ss.; G. SORGIA, Il Parlamento del Viceré Fernandez de Heredia (1553-1554), Milano 1963, pp. 28 ss.; ID., La politica nord-africana di Carlo V, Padova 1963, pp. 21 s.
(6) Cfr. per tutti L. PINELLI, Un corsaro sardo re di Algeri, Sassari 1972.
(7) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 100, 101v, 103v, 105v; Libri diversi V, ff. 4v, 13, 13v; Mazzo G, ff. 221, 290, 504; Mazzo H, f. 54.
(8) Nelle istruzioni impartite dalla Compagnia del Gonfalone ai redentori della prima missione, datate 30 novembre 1584, è scritto testualmente: «... tutta quella reverentia et obedientia che dovevi alli frati la portarete al detto sr. Decano il quale per la dignità sacerdotale et età conviene che da noi in detto loco de superiorità sia posto» (ASV, Gonf., Mazzo H, f. 591v).
(9) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 5v, 8-9v, 25; Mazzo G, ff. 24, 25, 29; Mazzo H, ff. 65v, 99, 584, 592v, 594.
(10) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 18, 93, 94v, 97v, 98v, 100, 116, 117, 446.
(11) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, f. 60.
(12) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 99, 99v, 101 v, 103v, 104v; Mazzo G, ff. 139, 141v, 142, 144, 147v, 149v, 153v, 156v, 158v, 161, 165, 167, 179, 181, 183, 189, 195, 199v, 243, 252, 265, 268, 449, 452, 501; Mazzo H, ff. 148v, 151.
(13) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 161, 161v, 171. Nel repertorio dei vescovi sardi curato dall'EUBEL, loc. cit., si legge che Giovanni Sanna, praesbiter diocesis Arboren., venne formalmente eletto vescovo d'Ampurias il 26 novembre 1586, succedendo a Miquel Rubió, praesentatus a caesare. Quest'ultima circostanza significa che il Sanna, in quell'autunno del 1586, era giunto a Roma già designato all'ufficio dal suo re, Filippo II, e quindi giustifica che ancora prima dell'investitura pontificia egli fosse comunemente qualificato vescovo d'Ampurias. Sulla prassi dell'elezione cfr. G. LUNADORO, Relatione della Corte di Roma, e de' riti da osservarsi in essa, e de' suoi Magistrati, e officij, con la loro distinta giurisdittione, Venezia 1664, pp. 178 ss.
(14) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 58, 60v; Mazzo G, ff. 21, 22, 146, 394, 456, 461-512.
(15) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 46v, 47.
(16) ASV, Gonf., Libri Diversi V, ff. 1-15; Libri Diversi Y, ff. 58, 60v; Mazzo G, ff. 21, 22, 23, 100, 394, 407, 446, 456, 461-512.
(17) ASV, Gonf., Mazzo B, ff. 96, 106v, 139, 163.
(18) ASV, Gonf., Libri Diversi Y, ff. 5v, 6; Mazzo H, ff. 584-594v.
(19) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 92-93, 96-97v, 104-105, 131. Documenti già utilizzati da S. BONO, La missione dei cappuccini ad Algeri per il riscatto degli schiavi cristiani nel 1585, estratto da «Collectanea Franciscana», Roma 1955, pp. 24. ss.
(20) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 104-105. Cfr. S. BONO, La missione dei cappuccini, cit., pp. 30 s.
(21) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 2, 5v, 10, 11, 15, 17v, 18v, 21v, 30, 38, 39v-45v, 46v-50v, 55; Libri Diversi Y, ff. 7-25v, 26v; Mazzo G, ff. 30, 114, 289-346, 350, 351v, 446-451v, 454-457v; Mazzo H, ff. 63-102.
(22) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 15, 48v, 49. Si tenga presente che gli scudi d'oro in oro, in cui vengono espressi i prezzi di riscatto, sono quelli coniati a Roma, sul modello degli scudi francesi e spagnoli, al titolo di 22 carati ed al taglio di 102 pezzi per libbra di 339 grammi, contenenti perciò circa 3 grammi d'oro fino (cfr. G. GARAMPI, Saggi di osservazione sul valore delle antiche monete pontificie, Roma 1776, pp. 60 ss.).
(23) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 114.
(24) C. MANCA, op. cit., p. 17.
(25) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 96v, 104, 104v. Cfr. S. BONO, La missione dei cappuccini, cit., pp. 27, 30.
(26) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 92, 97v; Mazzo H, ff. 584v, 589.
(27) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 92v, 106, 114, 117.
(28) ASV, Gonf. Mazzo G. f. 106v.
(29) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 112, 114.
(30) ASV, Gonf., Libri Diversi V, f. 3; Mazzo G, ff. 30, 114-115v, 119, 119v, 123-124. I Cappuccini rimasti ad Algeri, tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate di quel 1585, portarono assiduamente soccorso a molte centinaia di schiavi, venendone alla fine irrimediabilmente contagiati. Il padre Pietro da Piacenza morì il 6 di giugno; il padre Filippo da Rocca Contrada, il 6 d'agosto, esattamente due mesi più tardi (ibidem, Mazzo G, ff. 119, 125, 127; Mazzo H, f. 99).
(31) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 106.
(32) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 116.
(33) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 117.
(34) ASV, Gonf., Istromenti Libro 5', fase. 23, ff. 14v; Mazzo G, ff. 161, 268, 281.
(35) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 139.
(36) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 139v.
(37) ASV, Gonf., Mazzo G., f. 142.
(38) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 5v, 6, 7, 9v, 13, 18v, 19v, 25v, 29, 39v, 52, 53v, 56, 59v, 62, 66, 78v, 86v, 87, 90, 90v, 92v, 99-107, 108-110, 111v-115, 116-120, 121-122, 149-153V, 154-166v; Libri Diversi V, ff. 2v, 3v-8, 10, 13, 13v; Libri Diversi Y, ff. 26, 28, 39, 39v, 47v, 49v, 51-55, 58-60v; Mazzo G, ff. 123, 142-149v, 154, 160v, 163v, 167v, 173, 177, 191v, 192, 199, 212, 215, 240v, 243v, 244, 252, 252v, 271, 281, 283, 367, 367v, 376, 376v, 385, 394-405v, 461-512v; Mazzo H, ff. 54-55v, 102.
(39) ASV, Gonf., Mazzo H, ff. 148, 148v.
(40) ASV, Gonf., Libri Diversi U, ff. 99, 99v, 101 v, 103v-104v, 116v, 117, 121 v, 149, 150, 151v, 161, 163v, 164v.
(41) ASV, Gonf., Libri Diversi V, ff. 4v, 7-8, 10, 13.
(42) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 199v, 265, 268.
(43) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 152, 154-156v, 163-164v.
(44) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 171, 179, 181v; Mazzo H, f. 27.
(45) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 167-170v, 175-183, 187-188v, 191-192v, 199-201, 212-214v, 219-228v, 233-276v. I padri Dionigi da Piacenza ed Arcangelo da Rimini, ultimi redentori del Gonfalone, lasciarono Algeri due anni e mezzo più tardi, dopo avere superato aspri contrasti tanto col governo locale quanto coi guardiani della Compagnia romana, approdando finalmente a Portofino il 26 ottobre 1589 ( ibidem, ff. 281, 281v.).
(46) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 161, 161-v.
(47) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 142-143v, 146-149v, 191-192v, 199-201.
(48) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 149.
(49) ASV, Gonf., Mazzo G, f. 199.
(50) ASV, Gonf., Mazzo G, ff. 189, 189v.
(51) Supra, nota 42. L'intenzionalità di questa omissione fu peraltro esclusa dai redentori, rimasti ad Algeri; i quali, pur lamentandosene perché costretti a pagare in vece del Sanna, ne invocavano ancora la buona fede nel luglio del 1589, scrivendo testualmente al Gonfalone: «Al sicuro neccessario pagare cento cinquanta scuti delli debiti di Monsig.re di Ampurias come compagno nostro allegando tutti questi che gli hanno dato per noi cioè credendo dargli all'elemosina e questo basta in queste parti per lor iustificatione anco solo dicendo che era nostro compagno alli oblighi dil quale basta per essere tenuti oltre che quando anco non si fosse forcciato crediamo saria meglio pagarli per essere poi da esso rimborsati che lasciare tanti gridi per Algeri de christiani et turchi dil nome della Compagnia del Confalone sopra a che se sfogaria ogni cosa sì che per non perdere quello che con tanti sudori e travagli e spese si è sostentato saria men male il sodisfare a questa soma ... è ben vero che anco siamo certi che in questo non vi colpa Monsignore per malitia se non forse per qualche mancamento di memoria e che gli ordini dati da lui non sono stati intesi o esequiti secondo l'intenzione sua... (ASV, Gonf., Mazzo G, f. 268).
(52) Supra, nota 2. Stando alla sommaria biografia data dal PINTUS, loc. cit., Gio. Sanna si sarebbe segnalato, durante i vent'anni del suo vescovato, per la virtù personale, la magnificenza e la generosità nelle opere pubbliche. In particolare, all'iniziativa del vescovo si attribuisce l'erezione della cattedrale di Castelsardo nonché la fondazione di due case gesuitiche, a Cagliari e Sassari, alla quale fondazione egli contribuì con 8.000 ducati e 25.000 scudi sardi.
- MANCA C., Problemi aperti sul commercio e sul riscatto degli schiavi cristiani nel Mediterraneo dopo Lepanto, estratto da «Africa», Roma 1974
- MANCA C., Il modello di sviluppo economico delle città marittime barbaresche dopo Lepanto, Napoli 1982
- MARONGIU A., Nozze proibite, comunione di beni e consuetudine canonica (a proposito di un documento del 1568), «Ephemerides iuris canonici» III (1947), n. 4 e «Studi sardi», Vili (1948)
- MARTINI P., Storia ecclesiastica di Sardegna, III, Cagliari 1841, p. 351;
- MARTINI P., Storia delle invasioni degli Arabi e delle piraterie dei Barbareschi in Sardegna, Cagliari 1861;
- MONTI A., La Compagnia di Gesù nel territorio della Provincia Torinese, Vol. II, Stabilimento tipografico M Ghirardi, Chieri 1915, pp.321 ss.;
- PINELLI L., Un corsaro sardo re di Algeri, Sassari 1972;
- PINTUS S., Vescovi di Pausania, Civita, Ampurias, in «Archivio storico sardo», IV (1908), p. 110.
- SARRABLO AGUARELES E., Cerdeña y el peligro turco en et Mediterráneo durante el siglo XVI, in «Actas del VI Congresso de Historia de la Corona de Aragón», Madrid 1959, pp. 934 ss.;
- SORGIA G., Il Parlamento del Viceré Fernandez de Heredia (1553-1554), Milano 1963, pp. 28 ss.;
- SORGIA G., La politica nord-africana di Carlo V, Padova 1963, pp. 21 s.
- G. SORGIA, Due lettere inedite sulla condizione del clero e dei fedeli in Sardegna nella prima metà del secolo XVI, ASS, XXIX (1963)
- SPANO G., Guida della città di Cagliari, 1861, p. 146;
- P. TOLA, Dizionario biografico degli uomini illustri di Sardegna, III, Torino 1838
- Turtas, Raimondo (1988) La Riforma tridentina nelle diocesi di Ampurias e Civita: dalle relazioni «ad limina» dei vescovi Giovanni Sanna, Filippo de Marymon e Giacomo Passamar (1586-1622). In: Studi in onore di Pietro Meloni,Sassari, Edizioni Gallizzi. p. 233-259.
- TURTAS R, Note sui rapporti tra i vescovi di Alghero e il patronato regio nel secolo XVII, in L’Alguer, la Catalunya, la Mediterrània (Giornate di studio, Alghero, 30 ottobre - 2 novembre 1985)
- TURTAS R, Erezione, traslazione e unione di diocesi in Sardegna durante il regno di Ferdinando II d‘Aragona (1479-1516), VII Convegno di Storia della Chiesa: Vescovi e diocesi in Italia dal XIV alla metà del XVI secolo (Brescia, 21-25 sett. 1987)
F.A. DE VICO, Historia generai de la Isla y Reyno de Sardem, Barcellona 1639
- ZUCCA UMBERTO,