Domenica, 24 Novembre 2024

SALIS FRANCESCO ANTONIO

GIARDINI STORICI

BIBLIOGRAFIA TEMATICA SAN LEONARDO DI SETTE FONTANE

Sulle origini delI'Ospedale:

  • MARCI PAOLO (a cura), Il Condaghe di San Nicola di Trullas, Ilisso edizioni, Nuoro 2001. In particolare le Schede: 163 De Olvesa - 165 De Scano - 188 Donnu Mariane de Athen - 278 De Nurcar.
  • FILIA DAMIANO, La Sardegna Cristiana, vol. lI, p. 116, 171 (cfr.anche p.21, nota 2);
  • ZEDDA TULLIO, Studi sulla Sardegna Medioevale, (Quaderno I, Roma, 1957, pp. 41,42,43;
  • BESTA ENRICO, Condaghi, (Cfr .anche BESTA, op.cit. Vol. I, p. 105)
  • BONAINI FRANCESCO, Statuti Pisani, Vol.I
  • ARCHIVIO DI STATO DI CAGLIARI, esiste un elenco dei terreni posseduti dall'Ordine Gerolosirnitano, che comprende oltre 100 località (cit. p. 14, n. 2 da MASSIDDA G., Sette Fontane, C.C.I.A di Cagliari.
  • SOLMI ARRIGO, In Arch. Storico Sardo, Vol. VI, fasc. 13, p 193 e ss.
  • MARTINI, St. eccl, Vol. III, p. 438
  • TOLA P., Codex dipl. Sardiniae, Tomus I, p. 817
  • TOLA P., Monumenta Hist. patriae, Tomus X
  • VICO, St.gen.di Sardegna. Parte VII, Cap.XVII, foglio 37, retro
  • Storia dei feudi in Sardegna, p. 438
  • CASALIS, Dizionario, vol. XVIII quater, Torino, 1856
  • ARCH.DI STATO DI CAGLIARI, R. Commenda di S.Leonardo, Vol. 56, ff. sn.

Sui due monasteri :

  • ARCHIVIO DI STATO DI CAGLIARI, K.5 - 157

Sulla chiesa

  • LAMARMORA Itinèraire..., tome II, p.44
  • DELOGU, Architettura Medioevale della Sardegna, Roma, 1952
  • ARCHIVIO DI STATO DI CAGLIARI Vol. 64 - 65
  • CRUDELI G., Chiesa di S.Leonardo di Siete Fuentes, Studi Sardi Anno X-XI, Galiizzi, Sassari, 1952

Sull'Ordine di S.Giovanni di Gerusalemme :

  • DELAVILLE LE ROULX, Cartolaire gen. Hospitaliere de S. Jan, Paris, Arch. St. it XHI, 1893
  • BOSIO, Storia della Relig.di S.Giov. gerosolimitano
  • VERTOT, Histoire des chevaliers Hospitaliers\ in 5 voi.

Su Guelfo della Gherardesca :

  • MASSIDDA G.Sette Fontane, C.C.I.A. di Cagliari, pp.18 - 23
  • RONGIONI, Istorie Pisane, Firenze, 1846, Parte I, pp.557 e ss.
  • FARA F., De rebus sardois, Lib.II, pp.209, 210
  • MANNO, Stona di Sardegna, Vol. li. Lib.VIII, p.63
  • TOLAP, Dizionario, Vol li, p. 225, nota
  • LAMARMORA, Itinèraire, Tomo II, p.44, in nota
  • MACCIONI, Mem. ist. d'illustri uomini pisani, Tomo II, nota 3
  • TOLA P., Biogr. Sarde, Tomo II p. 227

Sullo spopolamento della Sardegna durante ia dominazione aragonese e spagnola :

  • LODDO CANEPA F., ist. Poligrafico dello Stato, 1932
  • FARA F., Chorographia, p. 59

Sulla Commenda

  • MARTINI, St. Eccl., Vol li, p. 369
  • Arch. di Stato di Cagliari, R. Comm. di S.Leonardo. voi. 56, 64, 65 carta non numerata
  • LIPPI, Arch. com. di Cagliari, n. 536
  • FILIA, Sardegna Cristiana, Vol. III, p.229 in nota

Sulla Regia Basilica:

  • MIGHELI Maria Antonio, Cenni storici sulla regia basilica de Siete Fuentes, Cagliari, 1930

Sulla Cappellania

  • Arch.di Stato di Cagliari, vol. 65 (Sac Leonardo Firinu 1741)

Bibliografia

D. Scano, Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari, Sassari, Montorsi, 1907, pp. 315-316;
G. Crudeli, Chiesa di San Leonardo di Siete Fuentes in territorio di Santu Lussurgiu, in  Studi Sardi, X-XI, 1952, pp. 477-490; 
R. Delogu, L'architettura del Medioevo in Sardegna, Roma, La Libreria dello Stato, 1953, pp. 129, 235-236; 
R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 61;
R. Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali, Cagliari, AV, 2005, pp. 59; 
R. Coroneo, La chiesa di San Leonardo di Siete Fuentes, in Santu Lussurgiu. Dalle origini alla "Grande Guerra", a cura di G. Mele, Nuoro, Solinas, 2005, pp. 45-58.

ORTO BOTANICO DI PATRIZIO GENNARI A CAGLIARI

orto botanico cagliari

ORTO BOTANICO DI PATRIZIO GENNARI A CAGLIARI

Per informazioni:

Comune di Cagliari

T +39 070 6771

Dipartimento di Scienze Botaniche T +39 070 6753512 Orto Botanico, visite guidate T +39 070 675322

L'Orto Botanico di Cagliari si estende lungo la collina dal belvedere di viale Buoncammino, tra l'anfiteatro romano e la villa di Tigellio (Il sec. d. C.). Il botanico Patrizio Gennari ha curato il recupero dell'area di circa quattro ettari esaltando il microclima, l'abbondanza di acque sotterranee e le antiche cisterne romane per la coltivazione di piante mediterranee e l'acclimatazione di molte spe­cie esotiche. All'apertura dell'Orto nel 1866 venne pubblicato un Index plantarum che ha da subito segnato lo stretto legame tra lo studio e la diffusione di alcuni alberi nel vérde urbano di Cagliari. L'Orto è stato disegnato dall'architetto Gaetano Cima su un asse centrale di vialetti e un sistema idraulico interconnesso di vasche circolari che esalta la geometria quadripartita con fulcri. L'Orto si presenta come luogo ideale di lettura tra panchine e piante rare in una sinfonia e contemplazione di bellezza e vedute panoramiche, e per questo è molto amato e visitatissimo. Oggi l'Orto del Gennari rappresenta un libro aperto sulla biodiversità botanica mondiale, essendo rappresentati molti elementi vegetali dell'emisfero meridionale e settentrionale, dalle Americhe, dall'Asia, Europa ed Australia. È questa la vera originalità ed importanza dell'Orto Botanico di Cagliari. L'Hortus simplicium (Orto dei Semplici) è stato invece aperto al pubblico nel 1996 e raccoglie studi dell'Università sulle piante medicinali sistemate nelle aiuole secondo i rispettivi principi attivi. Attorno ad una vasca centrale sono disposte due ali suddivise per le attività terapeutiche.

bandiera del regno unitoBotanical garden of Patrizio Gennari in Cagliari

Cagliari's Botanical Garden extends along a hill, starting from thè belvedere of viale Buoncammino, between thè Roman amphitheatre and thè villa of Tigellio (2nd century A.D.). In charge of rehabilitating this area, which extends over about four hectares, exploiting thè microclimate, thè abundance of underground water and thè ancient Roman tanks for growing Mediterra- nean plants and acclimatizing many exotic species, was botanist, Patrizio Gennari. When thè Garden was opened in 1866, an Index Plantarum was published which immediately marked thè dose link between thè study and thè diffusion of a number of trees among thè urban greenery of Cagliari. The Garden was designed by architect Gaetano Cima around a centrai axis of pathways and an interlinked system of round tanks which enhances thè quadrilateral geometrie layout with.fulcrums. The Garden is an ideal place for reading amid benches and rare plants in what is a symphony and contemplation of beauty and panoramic views, and for this reason it is very much loved and visited. Today, thè Gennari Botanical Garden represents an open book on global botanical biodiversity, with its many plants from thè southern and northern hemispheres, from thè Americas, from Asia, Europe and Australia, and which make thè Cagliari Botanical Garden so originai and important.

The Hortus simplicium (Garden of thè Simple) was opened to thè public in 1996 and is thè subject of University studies on medicina! plants arranged in thè beds according to their respective a dive ingredients. Around thè centrai tank are arranged two wings split up according to therapeutic activities.

(*) Giardini Storici di Sardegna

GIARDINO DEGLI AGRUMI DELLO STABILIMENTO PERNIS - VACCA E LA VEGA DI PALAZZO BOYL A MILIS

milis

Il complesso delle scuderie e della villa residenziale Pernis-Vacca risale ai primi anni del 1900 su iniziativa dell'ing. Benvenuto Pernis. L'edificio contiene decori ed affreschi floreali di stile predominante Liberty. Il compendio viene acquistato da un cospicuo agrumicoltore locale, Cosimo Vacca, che trasforma le aree fino ad allora adibite a maneggio in agrumeti, impiantando le specie tradizionali del territorio. Negli anni '90 del secolo trascorso, il giardino d'agrumi fu implementato con una notevole serie di piante che costituiscono i genomi più rappresentativi dell'agrumicoltura di Milis e regionale. Vi sono pure rappresentate numerose piante di "pompia", la cui presenza fu segnalata nella seconda metà del XVIII secolo da Don Giacomo Spano. La coltura degli agrumi fu introdotta a Milis dai monaci camaldolesi nel XII secolo ed ha avuto un tale rigoglio da costituire il perno dell'economia

del paese fino all'attualità.

I  giardini

dell'area, indicati tradizionalmente col nome di S'Ortu e is Paras, rientrano nella proprietà dei marchesi Pilo Boyl di Putifigari, giunti a Milis nell'anno 1800. Palazzo e giardino destarono le attenzioni di illustri personali: da D'Annunzio a Deledda, da Delessert al generale Della Marmora.

Di grande pregio, a non grande distanza dal Bosco di Villaflor, il portale di Zalidas che dava accesso ad un altro agrumeto di proprietà Boyl. Attualmente il palazzo Boyl e lo Stabilimento Pernis-Vacca appartengono al Comune di Milis.

Citrus fruit garden of thè Pernis- Vacca Facility and thè Vega of Palazzo Boyl in Milis

The complex made up of thè stables and thè residential villa Pernis-Vacca dates back to thè early 20th century and was built by Ing. Benvenuto Pernis. The building contains fiorai decorations and frescos in mainly Art-Nouveau style. The enti re estate was purchased by a wealthy locai citrus fruit grower, Cosimo Vacca, who transformed thè area, untiI then dedicated to a horse-riding facility, into citrus groves where traditional fruit varieties were grown. In thè Nineties of last century, thè citrus garden was extended with a series of thè most representative citrus- growing plant genomes of thè Milis and regional area. Also represented are numerous "pompia" plants, whose presence was indicated in thè second half of thè 18th century by Don Giacomo Spano. Citrus fruits were first introduced into thè Milis area by Camaldolese monks in thè 12th century and were so successful as to become a cornerstone of thè locai economy. The gardens of thè area, traditionally indicated by thè name of S'Ortu and is Paras, are part of thè estate of thè marquises Pilo Boyl of Putifigari, who arrived in Milis in 1800. The building and garden attracted thè attention of iliustrious figures: from D'Annunzio to Deledda, Delessert and General Della Marmora. A precious feature, not far from thè Bosco di Villaflor, is thè Zalidas portai which provided access to another citrus grove belonging to thè Boyl family. Palazzo Boyl and thè Pernis-Vacca Facility currently belong to thè Municipality of Milis.

enti

 

PARCO DI SAN LEONARDO DI SIETE FUENTES A SANTU LUSSURGIU

s.leonardoPARCO SAN LEONARDO DI SIETE FUENTES A SANTU LUSSURGIU

San Leonardo de Siete Fuentes è una borgata immersa in un parco di origini antiche. All'interno del parco, di circa cinque ettari, sono ancora fruibili gli antichi ele­menti essènziali: l'abbondanza di acque sorgive, la salubrità del luogo, la chiesa medievale e l'atmosfera conviviale di novenanti e visitatori. Il parco è attraver­sato da una breve strada centrale che porta alle sette fontane sulla sinistra, mentre sulla destra si trova la chiesa del priorato di San Leonardo, del XII sec., con annessi muristenes, divenuta poi per molto tempo chiesa dell'Ordine di Malta. Nel Rinascimento fu edificato un ospedale (oggi completamente distrutto), testimoniato anche dalla presenza di alcuni cedri centenari ai quali in passato venivano attribuite proprietà terapeutiche ed effetti positivi sulla qualità dell'aria. L'acqua delle fontane sgorga dal fronte di un muro con pietre incise lungo un percorso all'ombra di lecci e alimenta una rete di ruscelletti scroscianti del parco sottostante fino ad un laghetto perimetrato in prossimità di uno degli ingressi. La denominazione delle vie del borgo è in buona parte ispirata agli alberi che originariamente caratterizzavano quest'area di boschi di leccio misti a roverella e castagni con agrifogli e tassi ai quali sono stati aggiunti abeti, cedri, ippocastani, olmi e aceri. Le lussureggianti piante sono distribuite nel parco in maniera armoniosa trasmettendo ai più un senso di relax e di forte contatto con la natura del luogo.

bandiera del regno unito

Park of San Leonardo de Siete Fuentes in Santu Lussurgiu

San Leonardo de Siete Fuentes is a village set in a park of ancient origins. The park covers about five hectares and its ancient essential features can stili be enjoyed today: an abundance of spring water, thè healthiness of the site, the medieval church and ther convivial atmosphere of novena participants and visitors. Crossing the park is a short central road which leads to the seven fountains on the left, while on the right is the priory church of San Leonardo, dating back to thè 12th century, with attached "muristenes", and which was for a long time a church of the Order of Malta. In the Renaissance period, a hospital was built (to-day completely destroyed). Clues to its presence are a number of centuries-old cedar trees, thought in thed past to have healing properties and positive effects on the quality of the air. The water of the fountains springs from the front of a wall with engraved stones along a path shaded by holm oaks and feeds a network of rushing streams in the park below, which flow into a small lake located dose to one of the entrances. The names of the village streets are to a large extent inspired by the trees which originally distinguished this woodland area - holm oaks mixed with "roveralla" oak and chestnuts with holly and yew to which have been added firs, cedars, horse- chestnuts, elms and maples. The luxuriant plants are distributed throughout the park in a harmonious way and convey a sense of relaxation and strong contact with the nature of the place.

Bibliografia tematica di San Leonardo di Sette Fontane >>

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