MONS. DON GIOVANNI SANNA
Verso la prima metà del sec. XVI nasceva in questo grosso villaggio da Don Leonardo Porcu e Donna Grazia Sanna uno dei più grandi vescovi dell'isola: Mons. Don Giov. Sanna Porcu che per fidecommesso assunse il casato materno.
Umanista di vasto ingegno, dotato di grandi virtù organizzative e riformatrici, conseguì a a Roma presso i Gesuiti, la laurea in ambe le leggi, come allora si diceva distinguendosi per la viva intelligenza e serietà di studi.
Nominato decano della Diocesi di Ales fu incaricato da Filippo II di trasferirsi in Algeri, visitare le reggenze barbaresche e riscattare i cristiani sardi e spagnoli ridotti in schiavitù.
Ridottosi in Barberia il Sanna compiva, dopo indescrivibili sacrifici e peripezie e pericoli la difficile missione liberando centinaia di cristiani schiavi e meritandosi l'elogio del Re e della Chiesa.
Rientrato in Sardegna, il 26 novembre 1586 veniva elevato alla cattedra vescovile di Ampurias e Civita dove rifulsero le sue grandi doti di pastore e di riformatore, dando un soffio di rinnovamento a tutta la Diocesi.
Costruì, subito dopo la sua elevazione alla carica episcopale, il Duomo di Castel Aragonese dedicato a S. Antonio Abate; gettò un ponte sul Coghinas a sue spese e arredò di ricca argenteria sacra la Chiesa parrocchiale di Santulussurgiu, coi proventi della sua proprietà.
Amico dell'arte chiamò vicino a sé Andrea Lusso, e gli fece dipingere il retablo per la Chiesa Parrocchiale di Martis, dedicata a San Pantaleone; opera considerata come capolavoro del grande pittore oleastrino.
Amante della cultura, amico intimo del grande storico sardo Gian. Francesco Fara. canonico turritano, diede 25 mila scudi per la fondarione della Casa del Noviziato Gesuitico in Cagliari dove, all'epoca dello Spano2, esisteva un ritratto di questo illustre prelato lussurgese, in abiti pontificali, con la seguente iscrizione; " Ill. mo Don Johannes Sanna Sardiniae Degnissimo Tum Ampuriae et Civitatem Tum Usellensis et Terralbensis Epus ac Domus Probationis Calaritana Societas Iesu fundator munificus ".
Fu dunque, questo illustre vescovo anche pastore della Diocsi di Usellus e Terralba, cattedra episcopale che tenne dopo Mons. Antonio Surreddu consacrato nel 1601, per cui, essendo morto Mons. Don Giovanni Sanna Porcu nel 1607, deve essere rimasto nella cattedra vescovile di Usellus e Terralba per poco tempo.
Questo Vescovo il 24 febbraio del 1593 consacrava nella Chiesa di S.Croce di Santulussurgiu, unitamente a Mons. Fra Clemente, Carmelitano, da Valenza, Vescovo di Ales, Don Antonio Atzori, Vescovo di Bosa, che succedette a Mons. Don Gian Francisco Fara, lo storico amico di Sanna.
Anche il Fara venne consacrato Vescovo di Bosa, da Mons. Don Giovanni Sanna, nel Duomo di San Nicolò di Sassari, ufficiante l'Arcivescovo Don Alfonso De Lorca.
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1 CHERCHI-PABA F., Santulussurgiu e S.Leonardo di Settefuentes, "Quaderni Storici e Turistici di Arborea" N. 2, Cagliari, Tip. P. Valdès, 1958, pp. 17, 18.
2 SPANO G., Guida della città di Cagliari, 1861, p. 146