Giovedì, 28 Novembre 2024

GIARDINI STORICI

ORTO BOTANICO DI PATRIZIO GENNARI A CAGLIARI

giardini storici

ORTO BOTANICO DI PATRIZIO GENNARI A CAGLIARI

Per informazioni:

Comune di Cagliari

T +39 070 6771

Dipartimento di Scienze Botaniche T +39 070 6753512 Orto Botanico, visite guidate T +39 070 675322

L'Orto Botanico di Cagliari si estende lungo la collina dal belvedere di viale Buoncammino, tra l'anfiteatro romano e la villa di Tigellio (Il sec. d. C.). Il botanico Patrizio Gennari ha curato il recupero dell'area di circa quattro ettari esaltando il microclima, l'abbondanza di acque sotterranee e le antiche cisterne romane per la coltivazione di piante mediterranee e l'acclimatazione di molte spe­cie esotiche. All'apertura dell'Orto nel 1866 venne pubblicato un Index plantarum che ha da subito segnato lo stretto legame tra lo studio e la diffusione di alcuni alberi nel verde urbano di Cagliari. L'Orto è stato disegnato dall'architetto Gaetano Cima su un asse centrale di vialetti e un sistema idraulico interconnesso di vasche circolari che esalta la geometria quadripartita con fulcri. L'Orto si presenta come luogo ideale di lettura tra panchine e piante rare in una sinfonia e contemplazione di bellezza e vedute panoramiche, e per questo è molto amato e visitatissimo. Oggi l'Orto del Gennari rappresenta un libro aperto sulla biodiversità botanica mondiale, essendo rappresentati molti elementi vegetali dell'emisfero meridionale e settentrionale, dalle Americhe, dall'Asia, Europa ed Australia. È questa la vera originalità ed importanza dell'Orto Botanico di Cagliari. L'Hortus simplicium (Orto dei Semplici) è stato invece aperto al pubblico nel 1996 e raccoglie studi dell'Università sulle piante medicinali sistemate nelle aiuole secondo i rispettivi principi attivi. Attorno ad una vasca centrale sono disposte due ali suddivise per le attività terapeutiche.

Botanical garden

of Patrizio Gennari in Cagliari

Cagliari's Botanical Garden extends along a hill, starting from thè belvedere of viale Buoncammino, between thè Roman amphitheatre and thè villa of Tigellio (2nd century A.D.). In charge of rehabilitating this area, which extends over about four hectares, exploiting thè microclimate, thè abundance of underground water and thè ancient Roman tanks for growing Mediterra­nea n plants and acclimatizing many exotic species, was botanist, Patrizio Gennari. When thè Garden was opened in 1866, an Index Plantarum was published which immediately marked thè dose link between thè study and thè diffusion of a number of trees among thè urban greenery of Cagliari. The Garden was designed by architect Gaetano Cima around a centrai axis of pathways and an interiinked system of round tanks which enhances thè quadrilateral geometrie layout with fulcrums. The Garden is an ideal place for reading amid benches and rare plants in what is a symphony and contemplation of beauty and panoramic views, and for this reason it is very much loved and visited. Today, thè Gennari Botanical Garden represents an open book on global botanical biodiversity, with its many plants from thè southern and northern hemispheres, from thè Americas, from Asia, Europe and Australia, and which make thè Cagliari Botanical Garden so originai and important.

The Hortus simplicium (Garden of thè Simple) was opened to thè public in 1996 and is thè subject of University studies on medicinal plants arranged in thè beds according to their respective active ingredients. Around thè centrai tank are arranged two wings split up according to therapeutic activities.

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GIARDINO ALL’ITALIANA DI IGNAZIO AYMERICH A LACONI

giardino aynericGIARDINO ALL’ITALIANA DI IGNAZIO AYMERICH

A LACONI

Per informazioni:

Comune di Laconi

T +39 0782 866200 Consorzio Turistico Sa Perda Iddoca T +39 0782 867013 www.iddocca.it T +39 340 3995145

È costituito da due aree, denominate parco e giardino, che facevano parte di un'unica pertinenza dei marchesi Aymerich. Oggi quello che viene indicato come giardino è un'area privata antistante la vecchia dimora della famiglia, di circa due ettari; il parco è adiacente ed esteso su un fronte collinare gestito attualmente dall'Agenzia regionale Forestas, di circa ventidue ettari. La collina del parco strapiomba in una vallata particolarmente acclive nella sommità, e costituisce una mirabile

confluenza di acque sorgive che formano cascatelle e sembrano zampillare qua e là dal terreno fertilissimo e ricco di humus generato da alberi frondosi e di aspetto maestoso. Nel pianoro della collina in posizione panoramica con eleganti finestre in stile veneziano che contemplano e scrutano le ampie terre che digradano dal Sarcidano verso la Marmilla e l'Oristanese sorgeva il castello medievale, oggi rudere molto visitato, di particolare interesse storico­archeologico. Una fitta rete di sentieri e vialetti porta alla cascata maggiore e alle vicine grotte e anfratti in un contrasto di sublime bellezza dell'estetica ottocentesca. Don Ignazio Aymerich certamente fu ispirato dai luoghi e dalla concezione dei grandi giardini del tempo. Egli curò personalmente i percorsi e sfruttò le pendenze per migliorare gli effetti scenografici delle cascatelle e il serpeggiare di canalicoli e zampilli tra le balze e le vallecole ai piedi dei lecci frondosi, gelsi, ciliegi odorosi e cedri delTHimalaya.

Italian garden of Ignazio Aymerich in Laconi

This consists of two areas, known as park and garden, once part of a single estate belonging to thè marquises Aymerich. Today, what is referred to as a garden is a private area in front of thè old family home and extends over about two hectares; thè park is adjacent to and extends over a hillside covering about twenty-two hectares, currently managed by thè Regional Forestas Agency. The park hill overlooks a very steep valley where an astonishing number of streams flow into one another to form small water-falls and which spring up here and there from thè extremely fertile soil, rich in humus produced by very leafy and majestic looking trees. On thè side of thè hill, in a panoramic position, with elegant Venetian-style windows overlooking thè vast landscape which slopes down from thè Sarcidano towards thè Marmilla and Oristano area, stood thè medieval castle, thè remains of which are of particular historical and archaeological interest and attract visitors from all over. A tightly-knit network of paths and lanes leads to thè larger waterfall and nearby caves and ravines in a contrast of sublime 19th-century aesthetic beauty. Don Ignazio Aymerich was certainly inspired by thè location and by thè concept of large gardens prevalent in that period. He personally designed thè pathways and exploited thè gradients to improve thè scenic effects of thè waterfalls and thè winding channels and water jets between thè crags and valleys at thè foot of thè leafy holm oaks, mulberry trees, fragrant cherry trees and Himalayan cedars.

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PARCO INGLESE DELL’INGEGNERE BENJAMIN PIERCY A BOLOTANA

villa piercyPARCO

INGLESE

DELL’INGEGNERE

BENJAMIN PIERCY

A BOLOTANA

Per informazioni:

Comune di Bolotana

T +39 0785 45021

Associazione naturalistico culturale PASSIFLORA

www.assopassiflora.com T +39 347 6706786

Il parco era parte di una grande tenuta che comprendeva la piana di Padru Mannu, la chiesetta e il borgo dei novenanti di Santa Maria de Sauccu fino ai confini con Badde Salighes (valle dei salici). Il parco di Badde Salighes si estende sulla collina alle spalle del villino Piercy, al quale si accede attraverso un vialetto alberato di calocedri.

Il villino dalla sua facciata a sud guarda il giardino con la vasca centrale (originariamente con zampilli) e i vialetti perimetrali segnati da coppie di pilastrelli

porta fioriere lungo i quattro punti cardinali e una clessidra centrale, davanti al portale di ingresso sormontato dal simbolo della famiglia. Sul lato est del giardino, Piercy aveva realizzato un lungo tunnel di bosso che partiva dalla piscina in pietra in prossimità di alcuni alberi di agrifoglio. Il disegno del parco è di derivazione dal giardino inglese, con ampie vedute libere, pianori e bosco fitto con integrazione degli alberi autoctoni con calocedri, abeti di Spagna e abeti dell'Himalaya. Del tutto personale, sia pure ispirata ai giardini inglesi è la scelta che Piercy fece degli alberi prediligendo forme geometriche coniche e cilindriche e accostamenti di diverse gradazioni di verde lungo i percorsi del parco.

English park of engineer Benjamin Piercy in Bolotana

The park was part of a large estate which included thè plain of Padru Mannu and thè small church and village of thè novena participants of Santa Maria de Sauccu, and stretched as far as thè boundaries with Badde Salighes (valley of thè willows). The park of Badde Salighes extends over thè hill behind thè villa Piercy, which can be accessed across a lane shaded by cedar trees. The southern fagade of thè villa looks onto thè garden with thè centrai tank (originally with water jets) and thè perimeter lanes marked by pairs of small pillars hearing flower beds a long thè four Cardinal points and a centrai hourglass, in front of thè entrance portai surmounted by thè family symbol. On thè eastern side of thè garden, Piercy had a long tunnel of boxwood made, which started from thè stone pool dose to a number of holly bushes. The design of thè park is based on thè typical English garden, with ampie open views, plateaus and thick woods with cedars, Spanish firs and Himalayan firs in addition to thè native vegetation. Totally personal, albeit inspired by English gardens, is thè choice of tree species made by Piercy, with a preference for conica! and cylindrical geometrie shapes and thè matching of different shades of green along thè lanes of thè park.

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