Gaston Vuillier
Gaston Vuillier, scrittore francese, è stato tra i più efficaci divulgatori stranieri della civiltà sarda, sia per l'accuratezza e la documentazione delle sue descrizioni sia per le illustrazioni che acccompagnano il racconto del suo viaggio nell'Isola.
Tuttavia il suo libro Le isole dimenticate. Le Baleari, la Corsica e la Sardegna, del 1893, non ebbe la risonanza che meritava e rimase nell'ombra per parecchi anni.
Vuillier giunse in Sardegna nel 1890, forse in qualità di inviato speciale del giornale "Le Figaro" o della rivista "Le tour du monde" che pubblicava resoconti di viaggi, forse semplicemente attratto dalle isole mediterranee e desideroso di farle conoscere al resto dell'Europa.
Era noto come bozzettista, paesaggista e scrittore (collaborava a diverse riviste). Vuillier aveva sicuramente letto l'opera di La Marmora, Valéry ed altri, e basandosi sulle loro osservazioni aveva effettuato personali verifiche e aggiunto le sue impressioni.
Vuillier sembrò molto colpito dai contrasti rilevati nell'Isola: la miseria della gente contro la suggestione delle tradizioni e il fascino del paesaggio. Fu attento a captare ogni cosa: storie di banditi e antiche leggende, vendette e folklore, racconti di maghe e povertà della popolazione. Soprattutto si rese conto della genuinità della gente e di quanto, malgrado le varie dominazioni, essa fosse rimasta incontaminata e con una sua precisa identità culturale. Eppure vi fu chi, come lo storico Raimondo Carta Raspi, che nel 1930 curò la traduzione e l'edizione italiana dell'opera, accusò Vuillier di descrivere la Sardegna attraverso luoghi comuni, di insistere eccessivamente sul problema della povertà e della malaria, di concentrarsi sugli aspetti folkloristici isolani senza sforzarsi di capire i problemi reali. Di conseguenza, Carta Raspi operò una sorta di censura sull'opera, omettendo alcuni brani e modificandone altri. Nonostante ciò, l'edizione italiana del suo libro contribuì con grande efficacia a far conoscere ed apprezzare l'Isola nel resto dell'Italia e dell'Europa.
Tratto da: AA.VV., Almanacco Scolastico della Sardegna - 2 , EdiSar srl., Cagliari 1994