RELAZIONE SULLA FORESTA DI S. LEONARDO DELLE SETTE FONTANE sua situazione, e qualità di terreno, qualità e qualifiche di piante, cause che la distrugono ed i mezzi da riprodurla.
Archivio di Stato – Cagliari. Segreteria di Stato II serie, cartella 64.
RELAZIONE SULLA FORESTA DI S. LEONARDO DELLE SETTE FONTANE sua situazione, e qualità di terreno, qualità e qualifiche di piante, cause che la distrugono ed i mezzi da riprodurla.
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Quantunque non abbi fatto uno studio particolare sulla parte agraria, e fisologica delle foreste, non lascierò sfuggirmi dalla mente le nozioni prese in diversi tempi dai migliori pratici, e le osservazioni fatte dai più rinomati autori, ed il tenue mio raziocinio nel definire la natura del suolo, qualità di piante di questa foresta, e le conseguenze che ne derivano, come debolmente farò osservare qui apresso.
Situazione, e qualità di terreno
Trovasi questa sopra una piccola colina di ben poca elevazione, la quale si stende nella linea mezzogiorno , e Tramontana, situata alle falde del Monte Ferro, della circonferenza di ? 940 tese confinante da Tramontana colla foresta di Macomer de mezzo giorno alla comune di St Lussurgiu da Ponente colla
foresta del sig. Barone da Sorso e dal levante col Campidano di Oristano. Un piccolo ruscello di ben poca corsa la divide da quella del prefato S. Barone ed ad ambi i lati del medmo si stende una piccola pianura per la fuga di 300 circa tese di larghezza p. cada parte, e 1000 circa di lunghezza.
Essa è di terreno nero, ferreo, ed in alcuni luoghi sabbioso, non molto profondo, grasso alquanto umido, e molto pietroso, non molto ventilato, e soprattutto riparata dai venti di Ponente, e di maestra per il Monte di Scano; Traversata da una strada che conduce da S. Lussurgiu a Macomer, ciò la rende frequentata da quei pastori, e distrutta anche da quella popolazione.
Quantità e qualità di Piante
Agregata di 22 m circa piante di quercia, 4m circa d' Elice, mille circa di Suvero, la maggior parte delle quali sono d' una estrema vecchiezza, rovinate
da varie cause come mi fo un dovere di far conoscere qui appresso; e di figura molto tortuosa ben adatte alla costruzione, tanto p. la Marina, che p. l’artiglieria. Trovansi fra queste molte piante marcate col bollo della Real Marina, gran parte delle quali sono vetuste, varie di cortecia spirale, e d' una configurazione estranea alla costruzione navale, sebben d'una sufficiente grandezza.
Sarebbe un errore il credere che p. la Marina non dovessero scegliersi che alberi delle maggiori dimenzioni, è senza dubbio cosa essenziale l’aver cura di quelli che offrono soventi dei pezzi rari, ma perché appunto sono invecchiati, n'è sospetta la qualità, e pronta la deteriorazione; all’opposto l’albero di mediocre dimenzione è p. lo solito più sano, e si accosta maggiormente alle dimenzioni richieste, non è p. ciò da maravigliarsi, se in questa foresta non si trovano 3 m circa di piante della sovra indicata qualità
Sulle quali si estende i taglio . Nono vi sono alberi giovani da poter trapiantare, tanto di quercia, quanto d' elice, ne di verun altra qualità utile alla costruzione, p. il continuo pascolo del bestiame, e varie altre cause che chiaramente vedesi dai segti articoli.
Cause che li distrugono
Chi rovina maggiormente la foresta sono le Orsaline o Beranili, questi sono un certo spazio di terreno seminato con orzo, che chiudono p. mezzo d’una siepe che formano i Pastori in mezzo della foresta scegliendo un luogo ove gli alberi hanno prosperato maggiormente, atterrano le piante che trovasi dentro, e senza riguardo alcuno sfrondano le altre circonvicine, non solo per servirsi di quei rami p. formare detta siepe, ma p. far anche penetrare il Sole in quel piccolo e misero seminato.
Il pascolo continuo delle vacche, che non contenti di distruggere le piccole piante che appena nascono, p. cui non se ne trovano
ma allorquando non v’è sufficiente pascolo p. la foresta atterrano anche quelle Piante che si trovano coperte d' edera, p. approfittare di quelle poche foglie, d'un valor equivalente a 4 soldi circa di paglia, e p. maggior disgrazia questa qualità d’erba abbonda molto nella foresta, e domina una gran parte di quelle più elevate e con questo mezzo, e quello dei Beranili distrugono le migliori piante, di modo che si contano già 4m e più ceppi d' alberi abbattuti .
L’abuso tolerato di poter raccogliere il sugaro dalle piante, che lo producono, porta seco un inconveniente notabile, e siccome queste p. lo più sogliono essere d’una smisurata grandezza, riesce difficile ai Pastori di poterlo stanare, sia dal tronco, che dai rami principali, e p. minor loro fatica non meno che maggior sicurezza, atterrano le piante p. togliere con più precisione il già detto Sughero, e gli danno fuoco perché si stacchi da se medesimo,
Le gran fiamme, e l’eccessivo calore non solo bruccia le fronde dei alberi circonvicini, ma li disseca a un punto che nel corso dell’anno periscono. La strage continua che fanno gli abitanti di S. Lussurgiu sopra le piante e particolarmente sopra quelle d’Elice p. legno da bruciare, è una cosa incalcolabile, e non riparandosi, tanto sopra queste che sopra le altre, nello spazio di anni venti, non si conosceranno che i miseri avanzi d' una foresta ingombrata dai vestigi della medma mentre gli abusi introdotti da pochi anni stupiscono gli stessi abitanti.
Mezzi da riprodurla
Dovendo pensare alla riproduzione della foresta con una nuova ripiantuzione, resta inevitabile di dover conservare le piante che vi rimangono, sia per non poterne trarre altro partito che della produzione delle ghiande,
sia per servire di riparo alla nuova piantazione, come anche p. non essere la medma troppo suscetibile d’altra cultivazione, e sebben sia stata sin ora abbandonata a se medma non lascia però nella sua qualità d'essere interessante p. la situazione prossima al lido, qualità mediocre del terreno, p. gli alberi che ha prodotto p. la costruzione navale, p. l’artiglieria, fabbriche, ed altro; ed è a tal riguardo interessante di non abbandonare l’idea di farla riproducere col procedimento della medma p. alcuni anni p. essere quasi tutte le foreste di quest’isola ugualmente distrutte, e p. non esser col tempo costretti di provvedessi dall’estero le munizioni che può produrre il proprio suolo. Non è certamente così lieve l’impresa, né senza costo di spese, dopo una si fatal distruzione p. un'immensa quantità d’anni, ma l’abbandonarla assolutamente sarebbe peggiore p. la bontà impareggiabile del legname, superiore a quello d’Italia
ed equivalente a quello di Borgogna (qualità primaria dell’Europa).
Proibire assolutamente i Beranili come è prescritto dalla Legge, anzi distruggere quelli che vi sono, i quali allegano diritto di proprietà, p. esser già alcuni anni abusivamente in possesso, e p. essere questi i migliori siti da poter ripiantare, senza di ciò sarebbe inutile qualunque miglioramento, mentre l’eccesso, o recesso del bestiame p. andare a lavorarlì distruggerebbe la ripiantazione.
Sgombrare la foresta dei rami delle piante atterrate e di varj altri vecchi tronchi che si ritrovano nella med.ma, sradicare i ceppi dei 3m alberi che si tagliano al presente, di 4m circa atterrati dai Pastori ed abitanti circonvicini, di mille circa [...], e sfrondati che fanno in tutto 8m e più il che se ne potrebbe una spesa eccedente a quello che se ne potrebbe ricavare sia in legna, che in carbone, converrebbe dunque non solo permettere agl' abitanti di St. Lussurgiu come più vicini
Di provvedersi di questi, sintanto che la foresta sia sgombrata, ma diffonderle utt’altro approvvisionamento, e la stessa proibizione farla anche eseguire nella foresta del predetto Sig. Barone per divenire senza costo di spese al desiato sgombramento.
Malgrado tutto le ricerche fatte non è stato possibile di poter trovare veruna pianta giovine da poter trapiantare resta dunque indispensabile di formare una Pipiniera in un luogo separato da poter estrarre 20 m, circa piantoni, cio’ che potrebbe facilmente eseguirsi nel cortile della stessa chiesa, o nella vigna Oniga della stessa Commenda, e quindi trapiantarli al suo tempo.
Proibire assolutamente qualunque pascolo nella foresta ad eccezione dei porci nel tempo delle ghiande, i quali non rovinano le piante trapiantate; sradicare inoltre tutte le piante d’ellera che si trovano per allontanare vieppiù la tentazione ai Pastori d’introdursi clandestinamente
Il bestiame nella medesima.
Proibire finalmente l’atterramento di qualunque pianta, difendere non solo di bruciarne veruna quantunque inservibile, ma neppure accendere fuoco in veruna parte della foresta come è proibito in tutte le Selve organizzate, e con questo mezzo verrà anche impedito quel misero ed insignificante raccolto del sughero, il di cui valore non può escendere a ss. 20 cadun albero che bruciano.
Volendo poi maggiormente provvedere agl’inconvenienti che pur troppo potrebbero accadere, malgrado le misure da prendersi, e proibizioni qui sovra indicate, p. combinare la conservazione e riproduzione della foresta in generale p. l’interesse dello Stato, parrebbe vie più conveniente di chiuderla p. mezzo d' un muro barbaro, a giusa di Tanca col qual mezzo si otterrebbe la più esatta, e sicura Conservazione della piantagione, e foresta in generale, cio’
che darebbe anche luogo di aver ogni anno dei Piantoni naturali, p. rinnovare la ripiantazione, e porterebbe altresì un vantaggio nell’affittarla, essendo allora l’arrendatore delle ghiande assicurato di non potervi esser delle clandestine introduzioni dei bestiami. Nominare quindi due Guardia foreste che abitassero nella Commenda e p. obbligarli a permanere continuamente nella foresta, accordarle il permesso di poter tenere 18 o 21 porci caduno, un piccolo Salario di scudi 20 annui, e l’amenda stabilita su tutti i Capi di bestiame che arresterebbero nella medesima.
Non essendovi nessuon che invigili sulla conservazione della Commenda, salvo che il M° Cappellano a cui è incaricata la sola cura della chiesa, resterebbe la foresta affidata alle Guardie suddette, essendo dunque il predetto Sig, Cappellano stipendiato per andarvi a celebrare la
messa ogni giorno festivo poterebbe altresì esserne incaricato, con un aumento al suo stipendio, e venendo con ciò affidata alla vigilanza d’una persona intelligente, nel corso di alcuni anni si potrebbero estrarre dei quecioli p. le fabbriche, e per l’artiglieria.
Calcolo approssimativo della Spesa
Per tese 940 di muro barbaro corrispondente a canne 2870 da prim. 15 sarde a d S.di 1 g 2870.
Giornate 10 di manuale p. formare la Pipiniera a ss. 10 ------- 5
Trapiantazione di 20 m Piantoni, trasporto sul luogo ed altro al L. 20 il mille - 200
Totale lire sarde ................................................................................................3075
S. Leonardo li 9 febbraio 1824
Il Capitno in gdo di Vascello