DISCORSO DI CELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE 2018
Buongiorno a tutti e benvenuti
Rivolgo un saluto ai rappresentanti delle associazioni dei combattenti e dei reduci, alle autorità militari, religiose e civili, alle associazioni rappresentanti la società civile, le pie società, tutti i cittadini ed in particolare, ai ragazzi presenti in rappresentanza della scuola e ai gruppi di giovani che rendono viva la nostra comunità.
Celebriamo oggi la ricorrenza del 4 novembre,
Una giornata commemorativa che quest’anno acquisisce maggiore importanza vista la ricorrenza del centesimo anniversario dalla conclusione della prima guerra mondiale.
Ci ritroviamo di fronte a questo monumento con la consapevolezza che ci sono valori a cui bisogna dare grande importanza e grande rilevanza: il valore del ricordo commosso e riconoscente che va a tutti coloro che hanno sacrificato la loro esistenza, a tutti coloro che hanno segnato la nostra storia e ai nostri concittadini che hanno combattuto in difesa di ideali di libertà e di uguaglianza.
Tutti dobbiamo avere chiaro l'insegnamento dei nostri caduti, affinché il loro sacrificio non resti inutile, il loro ricordo deve servire da stimolo ad essere risoluti nell'impegno quotidiano all'interno delle Istituzioni, delle nostre famiglie e della nostra comunità, con la fiduciosa certezza che la giustizia e la pace possono e devono essere raggiunti per il benessere di ogni persona, di ogni comunità e di ogni nazione.
Oggi celebriamo l’Unità d’Italia e anche le Forze Armate.
Oggi più che mai è importante dedicare attenzione e soffermarsi a riflettere sui nuovi valori delle Forze Armate,
abbandonando definitivamente ogni retorica della guerra,
per comprendere i ruoli e le funzioni di un esercito moderno,
impegnato a costruire processi di pace con la sua presenza nelle missioni e negli organismi internazionali.
Oggi più che mai non dobbiamo dimenticare l’impegno ed il ruolo che le stesse hanno in tempo di pace: in prima linea in ogni situazione di crisi o di pericolo, garanti della sicurezza della popolazione e della sicurezza del territorio.
Il 4 novembre è un giorno che ritengo debba fissare nella memoria di ognuno di noi sentimenti di unità, di condivisione, di partecipazione e di forte senso civico. Anche noi cittadini, nel nostro piccolo, nel modo che riteniamo più giusto, dobbiamo contribuire tutti i giorni al perseguimento dei doveri costituzionali, tracciati secondo un percorso di rispetto delle leggi e delle altrui, individuali libertà.
Il 4 novembre rappresenta l’occasione per ragionare sul senso della guerra, che si dice essere sempre sbagliata, sempre ingiusta e sempre evitabile, ma purtroppo sempre presente, e non mi riferisco alle tante guerre ancora in corso che si combattono con le armi (passatemi il termine) “vere”.
Mi riferisco alle guerre quotidiane
Perchè
Ci sono forme quotidiane di anti-civismo che si nutrono di prepotenza, illegalità, egoismo, menzogna ed ingiustizia.
Ci sono guerre quotidiane combattute dagli “ultimi” che fuggono alla ricerca della libertà alimentate dalla nostra indifferenza.
Ci sono guerre quotidiane consumate sui social nutrite da parole e simboli che inneggiano e istigano alla violenza.
Ci sono guerre quotidiane che si consumano tra gruppi di pari e ce lo ricordano (purtroppo) i fatti di cronaca che hanno sconvolto comunità a noi molto vicine.
Sono tutte da combattere, tutti giorni, da noi in prima linea, partendo dai nostri comportamenti:
Andando nella direzione di difendere la libertà e la dignità umana,
Aumentando sempre e costantemente le nostre conoscenze,
Essendo aperti al confronto e al dialogo NEL RISPETTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI
e parafrasando il pensiero del politico e filosofo indiano Gandhi
Cercando di essere il cambiamento che vorremmo vedere avvenire nel mondo.
Questo è il mio modo migliore per commemorare degnamente questa giornata.
GRAZIE
Francesca Citroni