Domenica, 24 Novembre 2024

Premio Trekking Sardegna 2017


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IX PREMIO TREKKING SARDEGNA per il miglior itinerario archeologico, storico-artistico, religioso, etnografico e naturalistico.

Programmare e realizzare un trekking nel massiccio vulcanico del Montiferru e nei territori delle regioni storiche che gli fanno da corona (Marghine, Planargia, Sinis, Guilcier e Barigadu), costituisce un'esperienza personale, naturalistica e culturale davvero unica e ricca di emozioni, in stretta simbiosi con una Natura per certi versi ancora primordiale.

L’intera regione può essere rappresentata con un ipotetico triangolo, i cui angoli ricadano sulle cittadine di Bosa e Macomer a nord, e la torre di Capo San Marco a sud nella penisola del Sinis. Se poi si punta un compasso sulla cima di Monte Urtigu in territorio di Santu Lussurgiu e si circoscrive il triangolo in un cerchio con raggio di una cinquantina di chilometri, si ottiene un'unità territoriale ricca e affascinante, scrigno copioso e straordinario di tesori ambientali, archeologici, storici, artistici, etnografici, enogastronomici e naturalistici ancora tutti da scoprire, dove mare e montagna, fiumi e laghi si compenetrano cosi intimamente da fornire panorami di rara bellezza che rapiscono l’occhio e la mente.

Il territorio del massiccio vulcanico del Montiferru, dalle vette più elevate, alle zone pedemontane, sino al mare, costituisce motivo di estremo interesse per geologi, vulcanologi, appassionati di botanica e di archeologia. 
Moltissime sorgenti d’acqua purissima formano lungo i suoi declivi una raggiera di fiumi e ruscelli vivaci, spezzati da ripide cascate dove la fauna ittica è  molto abbondante. Questa parte di Sardegna è stata scelta come zona di ripopolamento di numerose specie animali in via d’estinzione, tra i quali i mufloni, i grifoni e il cervo sardo. Gli stagni di Cabras, Putzu Idu e Santa Giusta ospitano, inoltre, un’avifauna varia e di straordinario interesse per gli appassionati di birdwatching, e formano un ecosistema palustre fra i più vasti d’Europa, protetto dalla Convenzione di Ramsar. Ma poi c'è ancora tanto da vedere.

I resti delle colonie fenice di Cornus e Tharros, le statue giganti di monte Prama, le aree archeologiche con i nuraghi di Losa, Lugherras, Piricu, Macomer, Sindia, le terme romane di Fordongianus, i castelli di Bosa e Cùglieri, sono forse le tappe più pubblicizzate e conosciute, ma come dire, il patrimonio è talmente vasto e pressoché sconosciuto, che c'è veramente l'imbarazzo della scelta e non basterebbe l'intera pagina per citare tutte le rilevanze di questa parte straordinaria di Sardegna.
Anche i numerosi Musei sparsi nei comuni del Vulcano (di certo insufficienti a contenere tutti i reperti dalle varie epoche, che le genti antiche hanno lasciato), insieme alle chiese campestri e ai novenari annessi, luoghi straordinari dove lo Spirito soffia più forte, rappresentano tappe interessantissime e immancabili. 

Il territorio della Sardegna centroccidentale nasconde ancora tanti tesori: angoli incantevoli, emergenze archeologiche di straordinario interesse che per brevità non sono state citate, ma che offrono una vasta possibilità di scelta per partecipare alla Premio o trascorrervi i fine settimana con la propria famiglia o gli amici.

In ogni caso questi sono i territori dove si svolgerà la IX Edizione del Premio Trekking Sardegna. Itinerari non certo redatti a tavolino, ma escursioni vere e proprie, di uno o più giorni come specificato meglio nel Regolamento del Premio.

Competenze e professionalità elevate, logistica, servizi puntuali e particolarmente curati del Centro Trekking Sardegna, al quale ci si può rivolgere  per qualsiasi esigenza prima, durante e dopo faranno si che la vostra escursione si svolga in tutta sicurezza e rappresenti un'esperienza unica da ricordare e ripetere nel tempo.

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