Lunedì, 29 Aprile 2024

Passeggiata a Monteforru

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Santu Lussurgiu, 17 ottobre 2017

Oggi, splendida giornata d'inizio autunno, il mio padrone aveva una strana luce negli occhi. Ormai conosco troppo bene quello sguardo e l'imprevedibilità dei suoi propositi.

Ho dapprima pensato che volesse fare il solito giretto attorno casa con il calessino superleggero che ha da poco acquistato. Anche a me piace molto trasportarlo col nuovo calesse, lo preferisco al precedente che è molto più accessoriato e scenografico, ma anche molto più pesante e faticoso da tirare.
Quando mi addestra al tiro del calesse provo molta soddisfazione ogni volta che imparo una cosa nuova e ultimamente di cose nuove ne ho imparate veramente tante.

Ora riesco anche a trottare, a non temere più le griglie e i coperchi di ferro dei tombini lungo il percorso, a fermarmi e ripartire a comando, a non aver paura delle macchine e della gente che mi si avvicina per accarezzarmi o scattare un selfie. I bambini poi mi fanno sempre festa e alcune volte li trasporto durante durante i miei allenamenti.

Oggi però ho superato me stesso. Il mio padrone, infatti, mi ha fatto fare un lungo giro: abbiamo percorso la ripida discesa di via Alagon verso Mattafresaghe e l'altrettanto ripida salita verso Monteforru.
È la prima volta che mi allontano così tanto da casa. Il sentiero è in cemento battuto, ma tutto il percorso è piacevolmente ombreggiato da alberi ad alto fusto con prevalenza di querce, sughere e lecci. Una grande fatica per arrivare ai due ripetitori della telefonia mobile. Proprio sulla curva prima di arrivare ai ripetitori, sulla sinistra c'è un sentiero che conduce al nuovo rione di Su Tancatu; ci sarei andato volentieri, ma i tanti massi e sterpaglie presenti lungo il percorso, lo rendono totalmente impraticabile. Rinunciamo perché anche da lì dove ci siamo fermati, si gode un panorama stupendo del mio paese e delle cime di Monte Oe e Monte Tinzosu che lo sovrastano. 

Decidiamo di rientrare, come prima uscita fuori porta ho tirato abbastanza, e poi ora c'è la discesa e siccome il calessino non ha i freni dovrò provvedere io, e vi assicuro che non sarà facile anche perché la mia  bardatura necessita di sostanziali modifiche.

Vi saluto, alla prossima!

L'asino della Marca

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